Direzione artistica di Stefano Valanzuolo
“Niente come la musica classica
rispecchia la profondità dell'animo umano.”
LA NOSTRA ASSOCIAZIONE
Maggio della Musica - La Storia
A Napoli, il binomio Maggio della Musica – Maggio dei Monumenti prende forma nel lontano 1997, sotto la direzione artistica del pianista Sandro De Palma. Si consolida felicemente, in seguito, sotto gli auspici del Polo Museale Napoletano e con il sostegno della assidua presenza di un pubblico competente e, col tempo, sempre più numeroso e fidelizzato. Abbonati, soci e spettatori di singola serata premiano, da un quarto di secolo, la proposta del "Maggio della Musica", distribuita lungo un arco temporale esteso dalla primavera all’autunno inoltrato, articolata in capitoli diversi e collocata in sedi prestigiose.

Molti i luoghi d’arte che, dal 1997 a oggi, hanno visto esibirsi i musicisti accolti nei cartelloni del “Maggio”: l’Auditorium di Castel Sant’Elmo, il Salone da Ballo e l’auditorium della Reggia di Capodimonte, il Teatrino di Corte di Palazzo Reale (disegnato, nel 1768, da Ferdinando Fuga), l’ottocentesca Chiesa Anglicana di Napoli, la Sala degli Specchi e la Veranda Neoclassica di Villa Pignatelli, il Galoppatoio Borbonico della Reggia di Portici.

Il rapporto con il Polo Museale, consolidatosi nel corso degli anni, ha dato origine a una progettualità coerente e strutturata, con l’attività concertistica non di rado coniugata a momenti espositivi di grande successo. Ricordiamo, in questo senso, gli eventi musicali proposti dal "Maggio" al Museo di Capodimonte in occasione delle magnifiche mostre dedicate al Caravaggio.

Nel solco di queste iniziative, nel 2006 è nato il progetto “Capodimonte in Musica”, inizialmente legato a due eccezionali mostre pittoriche (la prima su Domenico Morelli, la seconda su Tiziano) e caratterizzato dalla scelta di ricreare le atmosfere musicali dell’epoca attraverso la creazione di concerti tematici.

Nel 2007, il "Maggio della Musica", in collaborazione con il Polo Museale, è invitato ad inaugurare, con un concerto dedicato, le celebrazioni per il 50° anniversario della fondazione del Museo di Capodimonte.

Nel 2008, con il progetto “L'arte dei luoghi, l’arte dei suoni”, il "Maggio della Musica" approda in Turchia. Riempie, con grande successo di critica e pubblico, la sala dell’Opera di Ankara, presentando un apprezzatissimo ciclo di quattro concerti tutti riferibili alla storia culturale e musicale di Napoli.

Artisti e formazioni cameristiche di grande prestigio hanno suonato, nel corso degli anni, per il pubblico del “Maggio”. Dal lunghissimo elenco di ospiti illustri citiamo i nomi di Grigory Sokolov, Viktoria Mullova, Uto Ughi, Salvatore Accardo, Michele Campanella, Rudolf Buchbinder, Renaud Capucon, Philharmonische Camerata Berlin, Prazak Quartet, Sinfonietta Koln, Philharmonia Wien, Quartetto d’Archi della Scala di Milano, David Geringas, Danil Trifonov, Stefano Bollani, Philippe Entremont, Ivo Pogorelich.

A partire dal 2011, il "Maggio" si apre a una nuova fase progettuale affidando la direzione artistica dell'associazione al pianista Michele Campanella, che subentra a Sandro De Palma. In anni di collaborazione fortunata, Campanella saprà rinnovare le coordinate dell'attività musicale, innestando elementi di originalità all'interno di un percorso ormai tracciato e nel rispetto di una vocazione felicemente consolidata. Campanella imposta il proprio progetto puntando sulla promozione indiscutibile del repertorio classico ma affiancando ad essa una nuova, significativa attenzione per la creatività contemporanea, specialmente riferibile all'ambito culturale napoletano.

Dopo 11 anni di proficua collaborazione, Michele Campanella ha lasciato la direzione artistica del "Maggio della Musica" alla fine della stagione 2021. Il nuovo direttore artistico dell'associazione, in carica dal 2022, è Stefano Valanzuolo, giornalista e critico musicale, già direttore generale del Ravello Festival e direttore artistico dell'Arena Flegrea di Napoli. Il solco tracciato dal "Maggio" in molti anni di storia e di attività, ormai, è chiaro e affidabile, motivo per cui anche la nuova direzione artistica ha scelto di non discostarsi da un'offerta che inevitabilmente faccia leva sulla qualità della proposta performativa e coinvolga nomi importanti del panorama internazionale. Tuttavia, la scelta è anche quella di ampliare gradualmente il campo delle capacità espressive degli spettacoli, sfiorando la dimensione teatrale e, per esempio, anche quella jazzistica (con la collaborazione preziosa di Emilia Zamuner). In quest'ottica è nata, nel 2022, la rassegna "Galop", ambientata alla Reggia di Portici, per estendere lo sguardo del pubblico su ipotesi di espressione non più rigidamente vincolate alla dimensione cameristica più ortodossa. Le scelte del "Maggio" mirano a conferire all'offerta dell'associazione una specificità propria all'interno del panorama musicale non solo cittadino, ricorrendo ad artisti del tutto nuovi per Napoli o da lungo tempo assenti e, ancora, su contenuti di raro ascolto, includendo prime assolute di lavori che nascano come frutto di commissioni ad hoc. La valorizzazione dei giovani musicisti resta un punto di riferimento ineludibile per le attività del "Maggio della Musica", come dimostra pure la volontà di confermare e, anzi, rafforzare il capitolo denominato "Maggio del Pianoforte", vetrina di inestimabile valori per pianisti emergenti italiani e stranieri, e infine di dedicarsi ad un'attività formativa che stimoli la curiosità del pubblico di domani.
 
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